Esempi di esami di ecografia muscolotendinea e le patologie associate includono:
L’ecografia può essere utilizzata per valutare l’infiammazione e la condizione dei tendini, identificando la presenza di tendinite. Ad esempio, la tendinite d’Achille interessa il tendine che collega il muscolo del polpaccio all’osso del tallone.
L’ecografia può rilevare lesioni tendinee come strappi o rotture. Un esempio comune è la rottura del tendine della cuffia dei rotatori nella spalla.
L’ecografia può identificare la formazione di cisti sinoviali nelle vicinanze dei tendini, che possono causare dolore e limitare il movimento.
L’ecografia può rilevare la presenza di depositi di calcio nei tendini, che possono essere associati a condizioni come la tendinopatia calcifica.
Nella valutazione della sindrome del tunnel carpale, l’ecografia può essere utilizzata per esaminare il nervo mediano e le strutture circostanti nel polso.
L’ecografia è efficace nella valutazione di lesioni muscolari, come strappi o distorsioni, fornendo informazioni sulla localizzazione e sull’estensione delle lesioni.
Dopo interventi chirurgici ai tendini o ai muscoli, l’ecografia può essere utilizzata per monitorare la guarigione e l’integrità delle strutture durante la riabilitazione.
L’ecografia muscolotendinea può essere impiegata per esaminare le articolazioni, identificando eventuali anomalie, lesioni dei legamenti o versamenti di liquido sinoviale.
L’ecografia muscolotendinea fornisce immagini in tempo reale delle strutture muscolari e tendinee, consentendo una valutazione dinamica delle patologie e delle condizioni. Viene spesso utilizzata in ambito ortopedico e reumatologico per una valutazione dettagliata delle lesioni e delle patologie muscolotendinee. La decisione di eseguire un’ecografia muscolotendinea dipende dalle specifiche sintomatologie del paziente e dalle indicazioni cliniche fornite dal medico curante.
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